FixFox – Recensione

PC

Sei stanco di finire trucidato senza motivo in ogni gioco? Non capisci perché ogni singolo NPC sembri volerti male? Buone notizie: FixFox è il gioco che fa per te.

Sviluppatore / Publisher: Rendlike / Joystick Ventures Prezzo: 12,49€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam) Data di Lancio: Già disponibile

Più di insegnanti e genitori, i videogiochi sono stati i nostri veri maestri di vita fin dalla nostra infanzia: non c’è nulla che ci abbia insegnato quanto la vita sia dura e l’importanza avere con sé un sacco di monete come un cabinato in una località turistica. Apprendere queste dure lezioni in tenera età, diciamocela tutta, è stato importante.




Possiamo però confessare, con altrettanta franchezza, che sbatterci contro ogni giorno per diversi decenni ha avuto un effetto logorante. Detto in altri termini, bello Elden Ring, ma tornati a casa da un lunedì di 10 ore in ufficio è lecito avere voglia di un videogioco che provi ad essere gentile con ciò che resta di noi. Se queste righe hanno fatto centro, vi presento FixFox.

TUTTA LA PACE DI FIXFOX

In un futuro in cui l’umanità ha finito per ibridarsi con gli animali per sopravvivere al crollo delle temperature seguito al cambiamento climatico, Vix è una volpe antropomorfa, pilota di velivoli spaziali e ottimo meccanico. Se vi state chiedendo perché le volpi antropomorfe condividano tutte le stesse passioni, la domanda è effettivamente lecita, ma questa è un’altra storia. Quella di FixFox, di storia, la vede invece protagonista di un atterraggio di fortuna su un pianeta sconosciuto, il misterioso Karamel, in cui tuttavia la sua abilità manuale si rivelerà particolarmente utile. Su Karamel, infatti, un gruppo di estremisti ha preteso l’abolizione di tutti gli strumenti da lavoro (però quando un idraulico deve saltare su delle tartarughe per liberare una principessa non fate così tante domande, eh!), quindi la capacità di Vix di aggiustare cose usando oggetti di uso comune finisce per far assumere tutto un altro significato al suo imprevisto soggiorno extraterrestre.

FixFox Recensione

In FixFox tutti vi vogliono bene. O quasi.

IL GIOCO IDEATO DA RENDLIKE METTE DUNQUE IL GIOCATORE NEI PANNI DI VIX, ALLA RICERCA DI OGGETTI PER UN MONDO PACIFICO, COLORATO E INNOCUO

Il gioco ideato da Rendlike, nuovo studio con base a Praga composto da un solo giovane sviluppatore al suo esordio, mette dunque il giocatore nei panni Vix alla ricerca di oggetti per un mondo pacifico, colorato e innocuo, popolato da abitanti per la maggior parte rassicuranti e generosi. Gli oggetti utilizzabili si trovano sparsi per la mappa, in mucchi facilmente identificabili. Ciò che di utile si trova lì in mezzo (e ogni cosa può essere utile, da una moneta che diventa comoda per svitare una vite fino a una banana: ok, a questo punto non accetto più domande!) va ammonticchiato in un inventario che rappresenta un mini gioco a sé: una sorta di sotto-sezione punta&clicca in cui bisogna andare a frugare spostando tutto il ciarpame, ehm, tutti gli utilissimi oggetti di ricavo accumulati per trovare quello necessario. L’abilità di Vix infatti è quella di riparare cose e intorno a ciò ruota anche la principale meccanica del gioco. Nel momento in cui si individua un oggetto da riparare, il gioco cambia inquadratura e si passa a una soggettiva del macchinario: se in possesso dello strumento adatto si può dunque procedere alla riparazione. Spesso si tratta di interventi di piccolo conto, come la pulizia di un contatto coperto da una placca o l’uso di una moneta come conduttore di corrente. Resta però indispensabile trovare qualcosa nelle tasche che serva allo scopo, quindi meglio raccogliere tutto quello che si trova in giro.

FixFox Recensione

Il mini-gioco in cui si mangia non me lo aspettavo.

Se le toste giornate di Willy il principe di Bel Air filavano così, tra un gran bel tiro a canestro e un film di Spike Lee, quelle di Vix la volpe antropomorfa aggiustatutto si rivelano invece molto più scialle. Le riparazioni, ricompensate ovviamente con altri oggetti, si intervallano alle peregrinazioni attraverso lo scenario in cerca di qualcosa di utile. Alle volte gironzolando può capitare però di incappare in un NPC desideroso di fare quattro chiacchiere, arrivando anche ad offrire a Vix un bello spuntino. Questo scambio conduce a una sorta di parentesi narrativa dove al giocatore è chiesto di aiutare Vix a mangiare mentre il NPC si confida, svelando spesso la posizione un mucchio segreto di oggetti. Si tratta chiaramente di simpatici orpelli, che tuttavia contribuiscono alla creazione di un’atmosfera incredibilmente rilassata e sciolta che rappresenta il vero punto di forza di FixFox. Parte del merito va a Tin, l’assistente robotico di Vix che compensa la scarsa loquacità del protagonista con una serie di critiche e rimbrotti, i quali tuttavia non gli impediscono di tenere rispettosamente fede al suo ruolo. Ancora una volta, un piccolo dettaglio che tuttavia aiuta a comprendere la cura e l’attenzione riposta nel comparto narrativo del gioco.

PERDONABILI LEGGEREZZE

Come accennato poco fa, FixFox è un indie, realizzato per di più da un solo sviluppatore al suo esordio: qualche leggerezza si potrà pure perdonare in questa situazione, no? In realtà, il gioco di difetti veri e propri non ne ha molti. Le musiche potrebbero risultare un po’ generiche, ma in fondo svolgono bene il loro compito quando serve, perciò non ci si può davvero lamentare.

QUALCHE DIFETTO MINORE C’È, COME PER ESEMPIO LA SCARSA CHIAREZZA DI ALCUNE RICHIESTE O UNA CERTA RIPETITIVITÀ

Più problematica invece è la gestione delle richieste, in alcuni frangenti davvero troppo vaghe e di difficile decifrazione: i primi momenti dopo aver costruito il Jumbot, enorme robot che serve a Vix per risolvere alcuni puzzle ambientali, sono emblematici in questo senso. Più in generale, però, qualcuno potrebbe patire una certa vacuità, un senso di vuoto inteso come mancanza di direzione e di obiettivi, oltre a una qual certa ripetitività. D’altra parte invece, per qualcuno – e nello specifico mi riferisco a me medesimo – la rilassatezza estrema garantita dalla decina d’ore di FixFox in cui nessuno mi ha messo fretta, ha cercato di trucidarmi o si è rivelato immotivatamente crudele con me sono state una parentesi di piacevole sollievo.

In Breve: Realizzato da un singolo sviluppatore, per di più all’esordio, FixFox mette in campo davvero una buona quantità di idee. Le meccanica principale è piuttosto semplice, concepita per essere rilassante e rassicurante. Il contorno però spicca per spunti e intuizioni brillanti, che contribuiscono alla creazione di un contesto intrigante. Non tutto è riuscito alla perfezione, qualche aspetto ad esempio risulta un po’ generico (le musiche, soprattutto) e qualche altro può apparire poco chiaro al primo impatto. Il rischio principale è che annoi: può succedere, lo ammetto, soprattutto se non lo si approccia col giusto spirito.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel i5 7200U @2.50, 8 GB, Intel HD 620, SSD
Com’è, Come Gira: Prova tostapane superata: FixFox gira a 1080p e 60fps anche su una configurazione pensata più per Word che per il gioco. Interessante l’opzione per utilizzare un font più adatto ai dislessici.

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Pro

  • Idee interessanti / Da serata FixFox & chill / Nessuno ti farà del male senza ragione.

Contro

  • In alcune sezioni poco chiaro / Può risultare noioso, lo ammetto.
7.7

Buono

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